Le foto giuste a Capo Nord
Prendete bene le coordinate: 71°10’21. Siete a Capo Nord, o meglio siete nel punto che viene riconosciuto come quello più a nord d’Europa. In poche parole vi trovate esattamente dove sorge il monumento diventato il simbolo della terrazza di Nordkapp: il globo, un mappamondo, in ferro battuto. Impossibile non resistere alla tentazione della foto di gruppo o del selfie da condividere con gli amici sui social network.
Del resto siamo nel punto dove finisce la terra (una falesia) e inizia il mare artico. È meta turistica ambita da quando l’esploratore inglese Richard Chancellor lo battezzò con il nome di Capo Nord, dopo esservi approdato nel 1553, durante la spedizione per la ricerca del mitico passaggio a Nord-est.
Anche se il primo, nel 1798, a raggiungere Nordkapp via terra fu Giuseppe Acerbi, esploratore, scrittore, archeologo italiano che raccontò i suoi viaggi in Scandinavia in un libro in lingua inglese pubblicato nel 1802 e diventato un best seller a Londra in quegli anni.
Ma torniamo ai monumenti di Capo Nord da immortalare: il Globo è stato installato nel 1978 per siglare il successo turistico della località norvegese. Da visitare anche la rappresentazione “Bambini del mondo”: sette medaglioni in pietra con disegni di bambini di sette nazioni diverse. Esattamente di fronte a questo monumento c’è una scultura che raffigura una mamma con bimbo il quale indica con la mano proprio i “Bambini del mondo” davanti a lui.
Ma c’è un monumento molto più vecchio e storico da vedere a Nordkapp: l’obelisco del 1878 eretto per ricordare la visita del Re Oscar II di Svezia, anche sovrano norvegese dal 1872. Ricorda il punto esatto dove il neo sovrano della Norvegia soggiorno in tenda durante un suo viaggio. Un punto che diventò subito di interesse mondiale: nel 1907 il re thailandese Chulalongkorn da Siam arrivò con la sua corte fermandosi proprio con l’accampamento dove sorge l’obelisco.
Ma la vera dritta infallibile è fare una foto con il monumento dedicato alla fine della strada per Capo Nord, la E6: si tratta di un cartello di metallo tondo attraversato da una freccia bianca dov’è riportata la latitudine 71°10’21. Dista un centinaio di metri dal monumento del globo. È vecchio, vintage e un po’ arrugginito, ma è la quintessenza di un viaggio on the road tra i fiordi della Norvegia e della tappa nel punto più settentrionale dell’Europa!
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Le foto giuste a Capo Nord
Prendete bene le coordinate: 71°10’21. Siete a Capo Nord, o meglio siete nel punto che viene riconosciuto come quello più a nord d’Europa. In poche parole vi trovate esattamente dove sorge il monumento diventato il simbolo della terrazza di Nordkapp: il globo, un mappamondo, in ferro battuto. Impossibile non resistere alla tentazione della foto di gruppo o del selfie da condividere con gli amici sui social network.
Del resto siamo nel punto dove finisce la terra (una falesia) e inizia il mare artico. È meta turistica ambita da quando l’esploratore inglese Richard Chancellor lo battezzò con il nome di Capo Nord, dopo esservi approdato nel 1553, durante la spedizione per la ricerca del mitico passaggio a Nord-est.
Anche se il primo, nel 1798, a raggiungere Nordkapp via terra fu Giuseppe Acerbi, esploratore, scrittore, archeologo italiano che raccontò i suoi viaggi in Scandinavia in un libro in lingua inglese pubblicato nel 1802 e diventato un best seller a Londra in quegli anni.
Ma torniamo ai monumenti di Capo Nord da immortalare: il Globo è stato installato nel 1978 per siglare il successo turistico della località norvegese. Da visitare anche la rappresentazione “Bambini del mondo”: sette medaglioni in pietra con disegni di bambini di sette nazioni diverse. Esattamente di fronte a questo monumento c’è una scultura che raffigura una mamma con bimbo il quale indica con la mano proprio i “Bambini del mondo” davanti a lui.
Ma c’è un monumento molto più vecchio e storico da vedere a Nordkapp: l’obelisco del 1878 eretto per ricordare la visita del Re Oscar II di Svezia, anche sovrano norvegese dal 1872. Ricorda il punto esatto dove il neo sovrano della Norvegia soggiorno in tenda durante un suo viaggio. Un punto che diventò subito di interesse mondiale: nel 1907 il re thailandese Chulalongkorn da Siam arrivò con la sua corte fermandosi proprio con l’accampamento dove sorge l’obelisco.
Ma la vera dritta infallibile è fare una foto con il monumento dedicato alla fine della strada per Capo Nord, la E6: si tratta di un cartello di metallo tondo attraversato da una freccia bianca dov’è riportata la latitudine 71°10’21. Dista un centinaio di metri dal monumento del globo. È vecchio, vintage e un po’ arrugginito, ma è la quintessenza di un viaggio on the road tra i fiordi della Norvegia e della tappa nel punto più settentrionale dell’Europa!