I misteri della metro di Mosca e il fantasma di Bruce
Impossibile resistere al fascino della metropolitana di Mosca: con le sue 12 linee e 195 stazioni copre quasi tutta la capitale russa ed è la seconda più frequentata al mondo. Un luogo frequentato da quasi 7 milioni di persone al giorno e oltre 2 miliardi di passeggeri in un anno. Nata nel 1935 la metropolitana di Mosca vive di storia, arte (da non perdere le stazioni ispirate dall’arte del realismo socialista) e leggende. Come quella di Jacob Daniel Bruce, erede di una famiglia britannica che si rifugiò in Russia alla corte degli zar per sfuggire alla sete di sangue e vendette del boia di Cromwell.
Bruce era una figura presente al fianco di Pietro il Grande. Una delle persone più colte di tutta la Russia, Jacob Daniel Bruce nel 1702 fonda il primo osservatorio del Paese. Astronomo e naturalista aveva una collezione di 1500 libri ora tutti all’archivio di stato in Russia. E’ passato alla storia come il Nostradamus di Mosca. La leggenda narra che portasse al dito un “anello magico”, che usava per disegnare le mappe astrali. Appassionato dello zodiaco Jacob Daniel Bruce è stato la mente dietro al progetto della metropolitana della capitale della Russia basato su una mappa astrale. Infatti sarebbe stata costruita seguendo un modello solare: un percorso circolare intorno al centro con originariamente 12 stazioni come i segni zodiacali.
La tredicesima stazione, progettata e presente sulla carta, non è mai stata realizzata. Jacob Daniel Bruce era un assiduo frequentatore della Piazza Rossa di Mosca e di una farmacia dove si radunavano gli alchimisti (dove ora sorge il Museo di Storia). C’è chi giura che nelle sere buie e fredde il suo fantasma si aggira per i 23mila metri quadrati della piazza.
Misteri a parte la metropolitana di Mosca è il miglior mezzo di trasporto per muoversi fuori dal caos del traffico di auto e dal monopolio dei tassisti con i quali è difficile sapere in anticipo tariffe e percorsi. La metro moscovita è anche un affascinante viaggio nella storia e nell’arte della Russia degli Zar e dell’Unione Sovietica: la stazione Komsomolskaya ha una sala con affreschi dei grandi eroi militari; la fermata Prospekt Mira con i bassorilievi dei contadini; la Kievskaya con i cantanti folk ucraini; la Mayakovskaya (con il rifugio antiaereo per la Seconda Guerra Mondiale).
Proprio le caratteristiche di bunker antiatomico sviluppate durante la Guerra Fredda hanno ispirato la trama fantascientifica di Metro 2033 e del sequel Metro 2034 dello scrittore Dmitrij Gluchovskij. Entrambi i libri sono ambientati nei bunker della metro di Mosca dopo una apocalisse nucleare. Esiste anche un videogioco di Metro 2033 disponibile per console Xbox.
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I misteri della metro di Mosca e il fantasma di Bruce
Impossibile resistere al fascino della metropolitana di Mosca: con le sue 12 linee e 195 stazioni copre quasi tutta la capitale russa ed è la seconda più frequentata al mondo. Un luogo frequentato da quasi 7 milioni di persone al giorno e oltre 2 miliardi di passeggeri in un anno. Nata nel 1935 la metropolitana di Mosca vive di storia, arte (da non perdere le stazioni ispirate dall’arte del realismo socialista) e leggende. Come quella di Jacob Daniel Bruce, erede di una famiglia britannica che si rifugiò in Russia alla corte degli zar per sfuggire alla sete di sangue e vendette del boia di Cromwell.
Bruce era una figura presente al fianco di Pietro il Grande. Una delle persone più colte di tutta la Russia, Jacob Daniel Bruce nel 1702 fonda il primo osservatorio del Paese. Astronomo e naturalista aveva una collezione di 1500 libri ora tutti all’archivio di stato in Russia. E’ passato alla storia come il Nostradamus di Mosca. La leggenda narra che portasse al dito un “anello magico”, che usava per disegnare le mappe astrali. Appassionato dello zodiaco Jacob Daniel Bruce è stato la mente dietro al progetto della metropolitana della capitale della Russia basato su una mappa astrale. Infatti sarebbe stata costruita seguendo un modello solare: un percorso circolare intorno al centro con originariamente 12 stazioni come i segni zodiacali.
La tredicesima stazione, progettata e presente sulla carta, non è mai stata realizzata. Jacob Daniel Bruce era un assiduo frequentatore della Piazza Rossa di Mosca e di una farmacia dove si radunavano gli alchimisti (dove ora sorge il Museo di Storia). C’è chi giura che nelle sere buie e fredde il suo fantasma si aggira per i 23mila metri quadrati della piazza.
Misteri a parte la metropolitana di Mosca è il miglior mezzo di trasporto per muoversi fuori dal caos del traffico di auto e dal monopolio dei tassisti con i quali è difficile sapere in anticipo tariffe e percorsi. La metro moscovita è anche un affascinante viaggio nella storia e nell’arte della Russia degli Zar e dell’Unione Sovietica: la stazione Komsomolskaya ha una sala con affreschi dei grandi eroi militari; la fermata Prospekt Mira con i bassorilievi dei contadini; la Kievskaya con i cantanti folk ucraini; la Mayakovskaya (con il rifugio antiaereo per la Seconda Guerra Mondiale).
Proprio le caratteristiche di bunker antiatomico sviluppate durante la Guerra Fredda hanno ispirato la trama fantascientifica di Metro 2033 e del sequel Metro 2034 dello scrittore Dmitrij Gluchovskij. Entrambi i libri sono ambientati nei bunker della metro di Mosca dopo una apocalisse nucleare. Esiste anche un videogioco di Metro 2033 disponibile per console Xbox.