Islanda, calcio nel fango a Ísafjörður
Fango, football e rock ’n roll: benvenuti alle Westfjords in Islanda, nella cittadina di Ísafjörður. Il Mýrarboltinn, traducibile come “calcio fangoso”, è un torneo che si svolge ai primi di agosto con squadre composte da sei giocatori che si sfidano su un campo completamente ricoperto di fango dagli organizzatori. Per conto di Giver Viaggi il giramondo Gianni Miraglia, autore e protagonista della serie di episodi “Mandatemi a quel paese” in onda su Dmax (canale 52 del digitale terrestre), si è iscritto con un mission davvero impossibile: segna un gol nel torneo. Un lavoro sporco, ma che andava fatto come si vede nel video.
Le regole sono particolari e bisogna saperle in anticipo se si vuole partecipare. Prima di tutto il costo: iscriversi ha un prezzo di 10mila corone islandesi (circa 70 euro). Non bisogna per forza presentarsi con una squadra di sei persone già fatta: al momento dell’iscrizione singola gli organizzatori indirizzano i giocatori verso i team da completare. Come vestirsi? Semplice: con vestiti sportivi usati e da buttare al termine del torneo. Gli organizzatori consigliano di portare del nastro adesivo resistente all’acqua per fasciarsi le scarpe intorno ai piedi ed evitare così di perderle nel fango (impossibile poi ritrovarle). Attenzione alle regole: esiste il cartellino rosa per i falli che provocano la caduta dell’avversario (la punizione è un bacino dopo averlo aiutato a rialzarsi) e il cartellino nero per i falli veramente gravi (in questo caso il reo deve indossare un sacchetto di tela nero per due minuti). Gli arbitri sono molto tolleranti verso le infrazioni: in molti casi incitano il contatto fisico tra i concorrenti per rendere più divertente la partita.
Se siete interessati a uno “sporco weekend sportivo” sapete dove andare e che lavoro vi aspetta a Ísafjörður. Le iscrizioni si aprono nel mese di giugno e l’evento è in programma il primo weekend di agosto. Chi ha partecipato al Mýrarboltinn racconta che si torna a casa stanchi, ma felici e e con tanti nuovi amici con i quali condividere una birra islandese Viking (quella con il prezzo più abbordabile). Gli islandesi (uomini e donne) sono grandi appassionati di calcio e per la prima volta nella storia del piccolo Paese la nazionale parteciperà ai Campionati europei in programma in Francia nell’estate del 2016. E ricordatevi che con l’Italia c’è un precedente storico di non poco conto: la vittoria 2-0 degli islandesi contro gli Azzurri guidati dal ct Marcello Lippi a Rejkyavik il 18 agosto 2004. Tra una birra e l’altra tenete a mente che l’imbarazzante precedente per il calcio nostrano potrebbe essere motivo di qualche sfottò da parte dei padroni casa.
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Islanda, calcio nel fango a Ísafjörður
Fango, football e rock ’n roll: benvenuti alle Westfjords in Islanda, nella cittadina di Ísafjörður. Il Mýrarboltinn, traducibile come “calcio fangoso”, è un torneo che si svolge ai primi di agosto con squadre composte da sei giocatori che si sfidano su un campo completamente ricoperto di fango dagli organizzatori. Per conto di Giver Viaggi il giramondo Gianni Miraglia, autore e protagonista della serie di episodi “Mandatemi a quel paese” in onda su Dmax (canale 52 del digitale terrestre), si è iscritto con un mission davvero impossibile: segna un gol nel torneo. Un lavoro sporco, ma che andava fatto come si vede nel video.
Le regole sono particolari e bisogna saperle in anticipo se si vuole partecipare. Prima di tutto il costo: iscriversi ha un prezzo di 10mila corone islandesi (circa 70 euro). Non bisogna per forza presentarsi con una squadra di sei persone già fatta: al momento dell’iscrizione singola gli organizzatori indirizzano i giocatori verso i team da completare. Come vestirsi? Semplice: con vestiti sportivi usati e da buttare al termine del torneo. Gli organizzatori consigliano di portare del nastro adesivo resistente all’acqua per fasciarsi le scarpe intorno ai piedi ed evitare così di perderle nel fango (impossibile poi ritrovarle). Attenzione alle regole: esiste il cartellino rosa per i falli che provocano la caduta dell’avversario (la punizione è un bacino dopo averlo aiutato a rialzarsi) e il cartellino nero per i falli veramente gravi (in questo caso il reo deve indossare un sacchetto di tela nero per due minuti). Gli arbitri sono molto tolleranti verso le infrazioni: in molti casi incitano il contatto fisico tra i concorrenti per rendere più divertente la partita.
Se siete interessati a uno “sporco weekend sportivo” sapete dove andare e che lavoro vi aspetta a Ísafjörður. Le iscrizioni si aprono nel mese di giugno e l’evento è in programma il primo weekend di agosto. Chi ha partecipato al Mýrarboltinn racconta che si torna a casa stanchi, ma felici e e con tanti nuovi amici con i quali condividere una birra islandese Viking (quella con il prezzo più abbordabile). Gli islandesi (uomini e donne) sono grandi appassionati di calcio e per la prima volta nella storia del piccolo Paese la nazionale parteciperà ai Campionati europei in programma in Francia nell’estate del 2016. E ricordatevi che con l’Italia c’è un precedente storico di non poco conto: la vittoria 2-0 degli islandesi contro gli Azzurri guidati dal ct Marcello Lippi a Rejkyavik il 18 agosto 2004. Tra una birra e l’altra tenete a mente che l’imbarazzante precedente per il calcio nostrano potrebbe essere motivo di qualche sfottò da parte dei padroni casa.