Cosa vedere a Lisbona
Su e giù per i sette colli di Lisbona, città incantevole e dalle mille anime come i suoi colorati quartieri. Per iniziare si può provare la Lisbona del tram numero 28 dalla Baixa in direzione Alfama, quartiere medioevale con il castello Sao Jorge che lo domina dall’altro, o direzione Barrio Alto con la vita notturna dei suoi locali e ristoranti. E del fado, che tradotto in italiano suona come “il destino”, lo stile musicale più noto del Portogallo che nasce dai canti popolari con influenze di quelli degli schiavi africani. Nasce proprio a Lisbona nei quartieri popolari dell’Alfama e della Mouraria. Il tema delle canzoni è la malinconia e l’elemento fondamentale è la chitarra a 12 corde accompagnata spesso da quella a 6 corde e da un solista al canto.
La specialità da assaggiare è il bacalhau, cioè il baccalà, “l’amico fedele” che non manca mai sulla tavola dei portoghesi e cucinato in davvero mille modi differenti. La tradizione nasce nel XVI secolo quando i pescatori lusitani si spingevano a pesca di merluzzo nelle acque di Terranova. La leggenda dice che in Portogallo esiste una versione di bacalhau per ogni giorno dell’anno.
Per chi passa dalla centrale piazza di Sao Domingo una tappa obbligatoria è un minuscolo negozio che serve un liquore particolare: la Giijinha, un distillato speziato nel quale vengono immerse ciliegie selvatiche. Per pochi centesimi viene servito un bicchierino e il bis è quasi scontato. Ma c’è anche la Lisbona dell’archiettura manuelina con il Mosteiro dos Jeronimos e la torre di Belem, punto di partenza (e spesso di ritorno) sul fiume Tejo dei grandi navigatori portoghesi alla scoperta del nuovo mondo.
La Lisbona degli ascensori e delle funicolari parte dal quartiere della Baixa dove si risale al Convento do Carmo con l’Elevador Santa Justa in ferro battuto. Per chi è diretto al Barrio Alto divertimento assicurato con l’Elevador da Bica. Per chi ha visto e amato il film “Lisbon Story” del regista Wim Wenders da non perdere l’ascesa con l’Elevador da Gloria, che è una funicolare dal ritmo lento e antico.
Ultimo consiglio è quello di visitare l’acquario di Lisbona, conosciuto anche come Oceanario, nel Parque das Naçoes (capilinea della metropolitana). Il quartiere è quello utilizzato per l’Expo del 1998. L’acquario ha una grande vasca centrale che ospita specie che vivono in pieno oceano (come squali, mante e grandi tonni) e di quattro vasche laterali che mostrano fauna e flora dell’oceano Atlantico, Pacifico, Indiano e delle regioni antartiche.
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Cosa vedere a Lisbona
Su e giù per i sette colli di Lisbona, città incantevole e dalle mille anime come i suoi colorati quartieri. Per iniziare si può provare la Lisbona del tram numero 28 dalla Baixa in direzione Alfama, quartiere medioevale con il castello Sao Jorge che lo domina dall’altro, o direzione Barrio Alto con la vita notturna dei suoi locali e ristoranti. E del fado, che tradotto in italiano suona come “il destino”, lo stile musicale più noto del Portogallo che nasce dai canti popolari con influenze di quelli degli schiavi africani. Nasce proprio a Lisbona nei quartieri popolari dell’Alfama e della Mouraria. Il tema delle canzoni è la malinconia e l’elemento fondamentale è la chitarra a 12 corde accompagnata spesso da quella a 6 corde e da un solista al canto.
La specialità da assaggiare è il bacalhau, cioè il baccalà, “l’amico fedele” che non manca mai sulla tavola dei portoghesi e cucinato in davvero mille modi differenti. La tradizione nasce nel XVI secolo quando i pescatori lusitani si spingevano a pesca di merluzzo nelle acque di Terranova. La leggenda dice che in Portogallo esiste una versione di bacalhau per ogni giorno dell’anno.
Per chi passa dalla centrale piazza di Sao Domingo una tappa obbligatoria è un minuscolo negozio che serve un liquore particolare: la Giijinha, un distillato speziato nel quale vengono immerse ciliegie selvatiche. Per pochi centesimi viene servito un bicchierino e il bis è quasi scontato. Ma c’è anche la Lisbona dell’archiettura manuelina con il Mosteiro dos Jeronimos e la torre di Belem, punto di partenza (e spesso di ritorno) sul fiume Tejo dei grandi navigatori portoghesi alla scoperta del nuovo mondo.
La Lisbona degli ascensori e delle funicolari parte dal quartiere della Baixa dove si risale al Convento do Carmo con l’Elevador Santa Justa in ferro battuto. Per chi è diretto al Barrio Alto divertimento assicurato con l’Elevador da Bica. Per chi ha visto e amato il film “Lisbon Story” del regista Wim Wenders da non perdere l’ascesa con l’Elevador da Gloria, che è una funicolare dal ritmo lento e antico.
Ultimo consiglio è quello di visitare l’acquario di Lisbona, conosciuto anche come Oceanario, nel Parque das Naçoes (capilinea della metropolitana). Il quartiere è quello utilizzato per l’Expo del 1998. L’acquario ha una grande vasca centrale che ospita specie che vivono in pieno oceano (come squali, mante e grandi tonni) e di quattro vasche laterali che mostrano fauna e flora dell’oceano Atlantico, Pacifico, Indiano e delle regioni antartiche.