Orsi polari: la meraviglia della natura alle Svalbard
Le Isole Svalbard d’estate hanno una temperatura di circa 6 gradi sopra lo zero. In inverno la situazione cambia drasticamente con una media di 14 gradi sotto lo zero con il record di -46,3° nel marzo 1986. Alle Svalbard clima e meteo cambiano rapidamente nel corso della giornata con variazioni locali tra le tre isole principali e nel resto dell’arcipelago norvegese.
Fatte le giuste premesse (ultima: i documenti per le Svalbard prevedono il passaporto) il modo migliore per visitare le isole è quello nomade camminando per i sentieri e la natura incontaminata. Campeggiando con la tenda. Nel corso di una giornata difficile incontrare altri turisti o locali. Più facile incontrare gli orsi polari nel loro habitat. Panico? Per nulla: basta seguire semplici regole e mantenersi alla giusta distanza.
Utile richiedere la collaborazione di una guida locale per essere sicuri di non avere problemi. Aiuterà a trovare le piste migliori dove spostarsi (lontane ovviamente da quelle degli orsi), indicherà le piazzole dove campeggiare e come maneggiare cibo e spazzatura: l’odore è un forte richiamo per i plantigradi artici e quindi meglio non essere superficiali.
Il miglior sistema di protezione consigliato alle Svalbard è quello di una “trappola”, che consiste in un recinto con doppio filo di ferro collegato a dei bengala posto a giusta distanza dall’accampamento. Nel caso l’orso tiri uno o i due fili si attiva il segnale luminoso incandescende spaventando l’animale. Spesso le guide locali si muovono in compagnia di cani addestrati per fiutare la presenza di animali anche a lunga distanza.
Ma se il fido quattrozampe è sottovento e non fiuta l’orso che fare? L’extrema ratio è l’uso di un revolver. Ma si tratta dell’ultima ipotesi possibile. Gli orsi polari sono il simbolo delle Svalbard insieme a renne, volpi e lupi. Proprio questi grandi mammiferi sono la maggiore attrazione turistica, ma bisogna essere consapevoli che questa volta è l’uomo che invade il loro habitat e non viceversa.
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Orsi polari: la meraviglia della natura alle Svalbard
Le Isole Svalbard d’estate hanno una temperatura di circa 6 gradi sopra lo zero. In inverno la situazione cambia drasticamente con una media di 14 gradi sotto lo zero con il record di -46,3° nel marzo 1986. Alle Svalbard clima e meteo cambiano rapidamente nel corso della giornata con variazioni locali tra le tre isole principali e nel resto dell’arcipelago norvegese.
Fatte le giuste premesse (ultima: i documenti per le Svalbard prevedono il passaporto) il modo migliore per visitare le isole è quello nomade camminando per i sentieri e la natura incontaminata. Campeggiando con la tenda. Nel corso di una giornata difficile incontrare altri turisti o locali. Più facile incontrare gli orsi polari nel loro habitat. Panico? Per nulla: basta seguire semplici regole e mantenersi alla giusta distanza.
Utile richiedere la collaborazione di una guida locale per essere sicuri di non avere problemi. Aiuterà a trovare le piste migliori dove spostarsi (lontane ovviamente da quelle degli orsi), indicherà le piazzole dove campeggiare e come maneggiare cibo e spazzatura: l’odore è un forte richiamo per i plantigradi artici e quindi meglio non essere superficiali.
Il miglior sistema di protezione consigliato alle Svalbard è quello di una “trappola”, che consiste in un recinto con doppio filo di ferro collegato a dei bengala posto a giusta distanza dall’accampamento. Nel caso l’orso tiri uno o i due fili si attiva il segnale luminoso incandescende spaventando l’animale. Spesso le guide locali si muovono in compagnia di cani addestrati per fiutare la presenza di animali anche a lunga distanza.
Ma se il fido quattrozampe è sottovento e non fiuta l’orso che fare? L’extrema ratio è l’uso di un revolver. Ma si tratta dell’ultima ipotesi possibile. Gli orsi polari sono il simbolo delle Svalbard insieme a renne, volpi e lupi. Proprio questi grandi mammiferi sono la maggiore attrazione turistica, ma bisogna essere consapevoli che questa volta è l’uomo che invade il loro habitat e non viceversa.