Quebéc, Pointe au Père: la storia “dell’altro Titanic”
Il sito storico di Pointe-au-Père, conosciuto anche come Museo del Mare, nella città di Rimouski è in Québec nella regione del Bas Saint Laurent. Un sito che deve il nome “punto del padre” al prete gesuita Henri Nouvel che nel 1663 celebrò una messa prima di una battuta di caccia alle alci con i nativi, su un punto di terra a picco sul fiume San Lorenzo, proprio dove oggi sorge la cittadina. Lo sviluppo legato alla navigazione vede il suo culmine tra il 1873 e il 1970: per questo motivo colpisce l’architettura della zona portuale con le case di legno, i moli e gli hangar. Su tutto spicca il faro costruito nel 1909, il secondo più alto del Canada. La sua costruzione rappresenta una delle innovazioni che al tempo cambiarono la navigazione lungo il fiume San Lorenzo: oggi al suo posto funzionano quattro fari automatici.
Il pezzo forte della visita al sito storico di Pointe-au-Père è il sottomarino Onondaga, che con i suoi 90 metri di lunghezza è considerato uno dei “mostri marini” più famosi al mondo e protagonista durante il periodo della Guerra Fredda. Costruito nel 1960 e messo in acqua nel 1964 è rimasto in servizio fino agli anni Duemila nell’Atlantico. Oggi è un museo aperto al pubblico, che può ammirare la gigantesca meccanica del sottomarino aggirandosi tra gli stretti cunicoli nel ventre dello scafo. Il nome Onondaga è un omaggio alla Lega Irochese di nativi. Dal 2008 è stato tirato in secca e trasferito al sito storico di Pointe-au-Père per diventare un museo militare. Ben due i tentativi di tirare fuori dall’acqua il sottomarino Onondaga, che con la sua stazza la prima volta ha rotto i binari ricadendo nelle acque dell’Atlantico. Ogni anno è visitato in media da 100mila turisti.
Da visitare il museo Empress of Ireland dedicato al piroscafo inglese varato nel 1901 e naufragato tragicamente nel 1914 con 1012 persone a bordo nel golfo del fiume San Lorenzo dopo essere entrato in collisione con una nave da carico norvegese, la Storstad. Tra i passeggeri almeno una ventina di italiani diretti dal porto di Québec City a Liverpool. Erano passati solo 5 anni dalla tragedia del Titanic, ma ancora la sicurezza in mare era messa a dura prova delle condizioni meteo: un banco di nebbia ha innescato una serie di manovre culminate con l’impatto tra le due navi e l’affondamento del piroscafo inglese in soli 14 minuti nelle acque gelide del fiume San Lorenzo. Nel museo dedicato all’Empress of Ireland sono esposti oggetti degli arredi di bordo e anche personali dei passeggeri rinvenuti in fondo al mare.
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Quebéc, Pointe au Père: la storia “dell’altro Titanic”
Il sito storico di Pointe-au-Père, conosciuto anche come Museo del Mare, nella città di Rimouski è in Québec nella regione del Bas Saint Laurent. Un sito che deve il nome “punto del padre” al prete gesuita Henri Nouvel che nel 1663 celebrò una messa prima di una battuta di caccia alle alci con i nativi, su un punto di terra a picco sul fiume San Lorenzo, proprio dove oggi sorge la cittadina. Lo sviluppo legato alla navigazione vede il suo culmine tra il 1873 e il 1970: per questo motivo colpisce l’architettura della zona portuale con le case di legno, i moli e gli hangar. Su tutto spicca il faro costruito nel 1909, il secondo più alto del Canada. La sua costruzione rappresenta una delle innovazioni che al tempo cambiarono la navigazione lungo il fiume San Lorenzo: oggi al suo posto funzionano quattro fari automatici.
Il pezzo forte della visita al sito storico di Pointe-au-Père è il sottomarino Onondaga, che con i suoi 90 metri di lunghezza è considerato uno dei “mostri marini” più famosi al mondo e protagonista durante il periodo della Guerra Fredda. Costruito nel 1960 e messo in acqua nel 1964 è rimasto in servizio fino agli anni Duemila nell’Atlantico. Oggi è un museo aperto al pubblico, che può ammirare la gigantesca meccanica del sottomarino aggirandosi tra gli stretti cunicoli nel ventre dello scafo. Il nome Onondaga è un omaggio alla Lega Irochese di nativi. Dal 2008 è stato tirato in secca e trasferito al sito storico di Pointe-au-Père per diventare un museo militare. Ben due i tentativi di tirare fuori dall’acqua il sottomarino Onondaga, che con la sua stazza la prima volta ha rotto i binari ricadendo nelle acque dell’Atlantico. Ogni anno è visitato in media da 100mila turisti.
Da visitare il museo Empress of Ireland dedicato al piroscafo inglese varato nel 1901 e naufragato tragicamente nel 1914 con 1012 persone a bordo nel golfo del fiume San Lorenzo dopo essere entrato in collisione con una nave da carico norvegese, la Storstad. Tra i passeggeri almeno una ventina di italiani diretti dal porto di Québec City a Liverpool. Erano passati solo 5 anni dalla tragedia del Titanic, ma ancora la sicurezza in mare era messa a dura prova delle condizioni meteo: un banco di nebbia ha innescato una serie di manovre culminate con l’impatto tra le due navi e l’affondamento del piroscafo inglese in soli 14 minuti nelle acque gelide del fiume San Lorenzo. Nel museo dedicato all’Empress of Ireland sono esposti oggetti degli arredi di bordo e anche personali dei passeggeri rinvenuti in fondo al mare.