Reykjavik Marathon, 42 km tra città e natura
La Reykjavik Marathon si corre nel centro della capitale islandese il sabato successivo al 18 agosto e in concomitanza con la Reykjavik Culture Night (Menningarnótt) uno degli eventi più popolari in Islanda e la più grande festa della città. Ma per chi ama lo sport e correre è giusto sapere che la maratona islandese è quella cronometrata ufficialmente e organizzata più a Nord in Europa.
Un giorno dedicato alla corsa con gare organizzate sui classici 42 chilometri della maratona, i 21 della mezza e i 10 chilometri per gli amatori che preferiscono una corsa sprint della durata di circa un’ora. I maratoneti, il drappello più esiguo dei partenti, è invece quello che corre non solo per le vie cittadine di Reykjavik, ma che esplora anche la natura appena fuori i confini comunali.
La Reykjavik Marathon ha un percorso tra i più suggestivi che parte (e arriva) nel centro della città, passa lungo il lago Tjörnin, costeggia la zona portuale, con l’imponente palazzo di vetro della Harpa Camera Music per poi svilupparsi fuori dalla città dove si aprono affascinanti paesaggi lungo il mare e si corre per sentieri stretti fiancheggiati da prati con erba alta. Non solo natura: anche le condizioni meteo diventano più imprevedibili rispetto alla città soprattutto per quanto riguarda le raffiche di vento. Tempo limite per concludere la gara: 6 ore per correre tutti i 42 chilometri (3 ore per la 21 chilometri).
In 32 edizione, la maratona di Reykjavik vale come campionato nazionale per l’Islanda, bisogna sottolineare il grande successo di pubblico anche se non ci sono ingaggi per atleti di livello mondiale. Il numero di partecipanti però fa invidia a molte grandi 42 chilometri internazionali. Lo spettacolo di uno dei paesaggi naturali più belli del mondo attira molti turisti che approfittano della vacanza islandese per mettersi alla prova con la gara più dura di resistenza di corsa. E per non perdere lo spettacolo di chiusura della giornata tra sport e cultura: i fuochi d’artificio sul mare di Reykjavik.
Home > Reykjavik Marathon, 42 km tra città e natura
Reykjavik Marathon, 42 km tra città e natura
La Reykjavik Marathon si corre nel centro della capitale islandese il sabato successivo al 18 agosto e in concomitanza con la Reykjavik Culture Night (Menningarnótt) uno degli eventi più popolari in Islanda e la più grande festa della città. Ma per chi ama lo sport e correre è giusto sapere che la maratona islandese è quella cronometrata ufficialmente e organizzata più a Nord in Europa.
Un giorno dedicato alla corsa con gare organizzate sui classici 42 chilometri della maratona, i 21 della mezza e i 10 chilometri per gli amatori che preferiscono una corsa sprint della durata di circa un’ora. I maratoneti, il drappello più esiguo dei partenti, è invece quello che corre non solo per le vie cittadine di Reykjavik, ma che esplora anche la natura appena fuori i confini comunali.
La Reykjavik Marathon ha un percorso tra i più suggestivi che parte (e arriva) nel centro della città, passa lungo il lago Tjörnin, costeggia la zona portuale, con l’imponente palazzo di vetro della Harpa Camera Music per poi svilupparsi fuori dalla città dove si aprono affascinanti paesaggi lungo il mare e si corre per sentieri stretti fiancheggiati da prati con erba alta. Non solo natura: anche le condizioni meteo diventano più imprevedibili rispetto alla città soprattutto per quanto riguarda le raffiche di vento. Tempo limite per concludere la gara: 6 ore per correre tutti i 42 chilometri (3 ore per la 21 chilometri).
In 32 edizione, la maratona di Reykjavik vale come campionato nazionale per l’Islanda, bisogna sottolineare il grande successo di pubblico anche se non ci sono ingaggi per atleti di livello mondiale. Il numero di partecipanti però fa invidia a molte grandi 42 chilometri internazionali. Lo spettacolo di uno dei paesaggi naturali più belli del mondo attira molti turisti che approfittano della vacanza islandese per mettersi alla prova con la gara più dura di resistenza di corsa. E per non perdere lo spettacolo di chiusura della giornata tra sport e cultura: i fuochi d’artificio sul mare di Reykjavik.