Svalbard. Dove sognavano gli esploratori
Arcipelago delle Svalbard, avamposto nordico del pianeta abitato. Dove la natura regna, tra riserve, parchi nazionali e aree protette.
Un paradiso glaciale all’80° parallelo, lambito dalla corrente del Golfo. Territorio formalmente norvegese, ma concesso per lo sfruttamento e lo studio a scienziati e ricercatori di tutto il mondo, in prevalenza russi.
Qui il mito della frontiera ha coinciso col destino di tanti coraggiosi che vennero per estrarre carbone, ma soprattutto per esplorare e scoprire nuove rotte glaciali.
Un grappolo di isole da cui partivano spedizioni che miravano a sbocchi artici e nuove vie di commercio.
Un crocevia di sogni e ambizioni, ma ci voleva tanta determinazione e decideva quasi sempre il fato.
A cominciare dalla sorte dell’olandese Willem Barents che 5 secoli fa scopre la Svalbard, dopo esserci approdato a bordo di una imbarcazione in difficoltà. Non potrà festeggiare, né trarre ricchezza dalla sua missione: si ipotizza sia scomparso sepolto nel permafrost o inumato nell’oceano.
Ma è nel nome dell’eroe nazionale norvegese, Roald Amundsen, che le Svalbard si coprirono di gloria.
Da qui decollò per la conquista del Polo Nord a bordo del Norge, dirigibile italiano comandato dal capitano Nobile che di lì a poco ci proverà per conto proprio.
È l’epilogo tragico della Tenda Rossa: il dirigibile Italia precipita e lui sopravvive con la sua cagnetta Titina e parte dell’equipaggio.
E proprio il suo grande amico e rivale, Roald Amundsen, morirà nel disperato tentativo di trarlo in salvo. Di quella sciagurata spedizione sopravvive il traliccio d’ormeggio ancora oggi eretto a Ny-Ålesund, come cippo commemorativo.
Svalbard, terra di esploratori, ma dove anche voi potrete scoprire l’essenza brada e selvaggia di questo arcipelago lontano da tutto, lungo le coste abitate e spingendovi verso l’interno, dove resistono missioni artiche in cui si studia il cambiamento climatico e vivono indisturbati gli orsi polari.
Svalbard, terra del mito, dove vivere in prima persona il fascino disarmante di orizzonti profondi e incolmabili e la plumbea rifrazione del Mar Glaciale Artico.
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Svalbard. Dove sognavano gli esploratori
Arcipelago delle Svalbard, avamposto nordico del pianeta abitato. Dove la natura regna, tra riserve, parchi nazionali e aree protette.
Un paradiso glaciale all’80° parallelo, lambito dalla corrente del Golfo. Territorio formalmente norvegese, ma concesso per lo sfruttamento e lo studio a scienziati e ricercatori di tutto il mondo, in prevalenza russi.
Qui il mito della frontiera ha coinciso col destino di tanti coraggiosi che vennero per estrarre carbone, ma soprattutto per esplorare e scoprire nuove rotte glaciali.
Un grappolo di isole da cui partivano spedizioni che miravano a sbocchi artici e nuove vie di commercio.
Un crocevia di sogni e ambizioni, ma ci voleva tanta determinazione e decideva quasi sempre il fato.
A cominciare dalla sorte dell’olandese Willem Barents che 5 secoli fa scopre la Svalbard, dopo esserci approdato a bordo di una imbarcazione in difficoltà. Non potrà festeggiare, né trarre ricchezza dalla sua missione: si ipotizza sia scomparso sepolto nel permafrost o inumato nell’oceano.
Ma è nel nome dell’eroe nazionale norvegese, Roald Amundsen, che le Svalbard si coprirono di gloria.
Da qui decollò per la conquista del Polo Nord a bordo del Norge, dirigibile italiano comandato dal capitano Nobile che di lì a poco ci proverà per conto proprio.
È l’epilogo tragico della Tenda Rossa: il dirigibile Italia precipita e lui sopravvive con la sua cagnetta Titina e parte dell’equipaggio.
E proprio il suo grande amico e rivale, Roald Amundsen, morirà nel disperato tentativo di trarlo in salvo. Di quella sciagurata spedizione sopravvive il traliccio d’ormeggio ancora oggi eretto a Ny-Ålesund, come cippo commemorativo.
Svalbard, terra di esploratori, ma dove anche voi potrete scoprire l’essenza brada e selvaggia di questo arcipelago lontano da tutto, lungo le coste abitate e spingendovi verso l’interno, dove resistono missioni artiche in cui si studia il cambiamento climatico e vivono indisturbati gli orsi polari.
Svalbard, terra del mito, dove vivere in prima persona il fascino disarmante di orizzonti profondi e incolmabili e la plumbea rifrazione del Mar Glaciale Artico.