Islanda, primo passo verso le missioni spaziali su Luna e Marte
Nel 1965 e 1967 un gruppo di astronauti della Nasa si sono preparati per le missioni sulla Luna in Islanda, in una zona a nord del lago Mývatn. Una zona ideale per l’addestramento perché molto simile alle condizioni della superficie del nostro satellite: sul terreno sabbia fine di origine vulcanica, rocce e crateri. Tra i 12 americani che hanno partecipato alla trasferta islandese alla caldera di Askja c’erano anche Neil Armstrong e Buzz Aldrin rispettivamente primo e secondo uomo a mettere piede sulla Luna il 20 luglio 1969 con la missione Apollo 11.
Messo forse in soffitta per sempre il progetto di tornare sulla Luna adesso nel mirino degli enti spaziali c’è Marte. La Nasa è in Islanda ancora alla ricerca di un terreno per le esercitazioni in vista dei prossimi atterraggi sul Pianeta rosso. “Se stai cercando un fantastico esempio di Marte sulla Terra, l’Islanda è il posto giusto” hanno commentato i tecnici americani dal loro account Beautiful Mars su Tumblr.
Lo staff della Nasa è riuscito ad avere delle immagini della superficie di Marte così dettagliate da distinguere le figure presenti sul pianeta rosso fino a un metro dalla superficie grazie alle innovazioni tecnologiche di HiRise.
Le fotografie, che aiuteranno nella scelta dei luoghi d’atterraggio della prossima missione, hanno confermato l’estrema somiglianza tra la superficie del pianeta rosso e il paesaggio islandese tanto da rendere difficile la distinzione tra i due paesaggi.
Tra le varie zone esplorate la più simile è sempre quella della regione del lago Myvatn, nel Nord Est dell’Islanda, caratterizzata da ampi altipiani centrali, campi di lava, aree geotermiche e odori solfurei, offre la possibilità, senza muoversi dalla Terra, di trovare uno scenario altrimenti lontano centinaia di milioni di chilometri nello spazio e milioni di anni nel passato, quando l’attività geologica su Marte era più attiva. Sono passati oltre 40 anni dalla missione sulla Luna ma l’Islanda si conferma territorio utile per capire, tra vulcani e ghiacci, come si evolve un piante del sistema solare.
L’Islanda come trampolino per lo spazio. Per vedere le foto dell’addestramento degli astronauti della Nasa bisogna visitare il Museo dell’Esplorazione a Húsavík. Si spazia dalle prime scoperte di nuovi territori senza dimenticare i vichinghi per arrivare alle missioni spaziali.
Home > Islanda, primo passo verso le missioni spaziali su Luna e Marte
Islanda, primo passo verso le missioni spaziali su Luna e Marte
Nel 1965 e 1967 un gruppo di astronauti della Nasa si sono preparati per le missioni sulla Luna in Islanda, in una zona a nord del lago Mývatn. Una zona ideale per l’addestramento perché molto simile alle condizioni della superficie del nostro satellite: sul terreno sabbia fine di origine vulcanica, rocce e crateri. Tra i 12 americani che hanno partecipato alla trasferta islandese alla caldera di Askja c’erano anche Neil Armstrong e Buzz Aldrin rispettivamente primo e secondo uomo a mettere piede sulla Luna il 20 luglio 1969 con la missione Apollo 11.
Messo forse in soffitta per sempre il progetto di tornare sulla Luna adesso nel mirino degli enti spaziali c’è Marte. La Nasa è in Islanda ancora alla ricerca di un terreno per le esercitazioni in vista dei prossimi atterraggi sul Pianeta rosso. “Se stai cercando un fantastico esempio di Marte sulla Terra, l’Islanda è il posto giusto” hanno commentato i tecnici americani dal loro account Beautiful Mars su Tumblr.
Lo staff della Nasa è riuscito ad avere delle immagini della superficie di Marte così dettagliate da distinguere le figure presenti sul pianeta rosso fino a un metro dalla superficie grazie alle innovazioni tecnologiche di HiRise.
Le fotografie, che aiuteranno nella scelta dei luoghi d’atterraggio della prossima missione, hanno confermato l’estrema somiglianza tra la superficie del pianeta rosso e il paesaggio islandese tanto da rendere difficile la distinzione tra i due paesaggi.
Tra le varie zone esplorate la più simile è sempre quella della regione del lago Myvatn, nel Nord Est dell’Islanda, caratterizzata da ampi altipiani centrali, campi di lava, aree geotermiche e odori solfurei, offre la possibilità, senza muoversi dalla Terra, di trovare uno scenario altrimenti lontano centinaia di milioni di chilometri nello spazio e milioni di anni nel passato, quando l’attività geologica su Marte era più attiva. Sono passati oltre 40 anni dalla missione sulla Luna ma l’Islanda si conferma territorio utile per capire, tra vulcani e ghiacci, come si evolve un piante del sistema solare.
L’Islanda come trampolino per lo spazio. Per vedere le foto dell’addestramento degli astronauti della Nasa bisogna visitare il Museo dell’Esplorazione a Húsavík. Si spazia dalle prime scoperte di nuovi territori senza dimenticare i vichinghi per arrivare alle missioni spaziali.